Valerio Mastandrea abbraccia la Fondazione Lorenzo Farinelli: è il nuovo testimonial

Valerio Mastandrea abbraccia la Fondazione Lorenzo Farinelli: è il nuovo testimonial


Valerio Mastandrea diventa testimonial della Fondazione Lorenzo Farinelli. L’attore e regista romano, fra gli artisti più apprezzati e stimati nel panorama nazionale, ha deciso di affiancare Amalia Dusmet e Giovanni Farinelli, i genitori di Lorenzo, nella nobile battaglia intrapresa contro i tumori del sangue. Proprio domani, sabato 11 febbraio, ricorre il quarto anniversario della morte del giovane medico a causa di un Linfoma non-Hodgkin a grandi cellule di tipo B resistente alla chemioterapia.

«Non ho fatto in tempo a conoscere Lorenzo – le parole di Valerio Mastandrea -. Sostenere la Fondazione è un modo per farlo e per raccontare il suo mondo e quello che continua a fare». L’attore italiano si è subito messo a disposizione per fornire il proprio prezioso contributo, legando la sua immagine alla lotta contro le patologie onco-ematologiche.

Molto soddisfatta Amalia Dusmet, presidente della Fondazione Farinelli. «Non è stato facile individuare il testimonial più adatto per rappresentare Lorenzo e la Fondazione – dice -. Sapevamo con certezza di doverlo scegliere nel mondo della musica o del teatro, le due grandi passioni di Lorenzo. Un’altra caratteristica doveva essere quella di un artista in grado di riunire in sé le capacità professionali con l’umiltà, la gentilezza e la generosità, doti che caratterizzavano anche Lorenzo. La nostra scelta è quindi ricaduta su Valerio Mastandrea, uno dei nostri attori più amati ed apprezzati da critica e pubblico, ed anche da noi, che svolge il suo mestiere con la consapevolezza dell’importanza dei messaggi che può trasmettere attraverso il proprio lavoro, ma anche attraverso l’esempio come uomo. Lo abbiamo contattato e, anche se non aveva avuto modo di conoscere Lorenzo, ha subito dato la sua disponibilità ad affiancare la Fondazione nell’attività di raccolta fondi per sostenere la ricerca e nel diffondere i nostri valori. Siamo certi che insieme a lui riusciremo a portare avanti il messaggio di vita di Lorenzo così come avrebbe voluto».

Nei prossimi giorni, Valerio Mastandrea incontrerà la Fondazione Lorenzo Farinelli per pianificare insieme eventi e iniziative. Venerdì 24 febbraio, intanto, è in fase di organizzazione un convegno in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e gli Ospedali Riuniti di Ancona per fare il punto sulle terapie Car-T, quelle su cui Lorenzo aveva riposto tutte le speranze di guarigione (il suo video-messaggio per raccogliere fondi al fine di curarsi negli Stati Uniti aveva raggiunto rapidamente lo scopo). Ora, grazie anche alla Fondazione Farinelli che sta finanziando un assegno di ricerca ad hoc, i pazienti possono usufruirne direttamente all’ospedale di Torrette, senza doversi rivolgere a cliniche di nazioni extra-europee: una decina le persone che se ne stanno già avvalendo.

“Mordete la vita, ogni secondo. Sembra dura, amara. Ma è succosa ed è un sogno”. Questo era il motto di Lorenzo Farinelli, incarnato alla perfezione e veicolato quotidianamente da Valerio Mastandrea, artista che lo stesso Lollo amava tantissimo essendo un grande appassionato di teatro e di cinema. Sono già quattro anni che non c’è più, ma per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo non se ne è mai andato. E continuerà a esserci con i suoi insegnamenti e il suo amore per la vita.


Biografia di Valerio Mastandrea
Nato a Roma nel 1972, Valerio Mastandrea esordisce al cinema con il film “Ladri di Cinema” di Piero Natoli per poi essere consacrato nel 1998 con il film “L’Odore della Notte” di Claudio Caligari. Negli anni a seguire collabora con alcuni tra i più importanti registi del Cinema Italiano tra cui: Ettore Scola nel Film “Gente di Roma”, Guido Chiesa nel film “Lavorare con Lentezza” e Paolo Virzì nei film: “N” nel 2006, “Tutta la vita davanti” nel 2007 e “La Prima cosa Bella” nel 2009, per il quale vince il David di Donatello 2010 come miglior attore protagonista e “Siccità” nel 2022. In seguito, Valerio collaborerà con Ferzan Ozpetek nel film del 2008 “Un Giorno Perfetto” e con Marco Tullio Giordana nel 2011 in “Romanzo di una Strage” e partecipa anche al musical di Rob Marshall “NINE”. Nel 2013 vince contemporaneamente il David di Donatello come miglior attore protagonista per il film “Gli Equilibristi”, di Ivano De Matteo e il David di Donatello come miglior attore non protagonista per il film “Viva la libertà” di Roberto Andò. Nel 2015 è il produttore di “Non essere cattivo”, ultimo film del regista Claudio Caligari. Negli anni successivi interpreta “Perfetti Sconosciuti” e “The Place”, entrambi diretti da Paolo Genovese, e “Fai bei sogni” di Marco Bellocchio. Sempre nel 2018 debutta alla regia con la sua opera prima “Ride”, per il quale riceve una candidatura ai David di Donatello e vince il Nastro d’Argento come Miglior Regista Esordiente. Inoltre, nel 2018 partecipa al film “Euforia” diretto da Valeria Golino. Nel 2022 è uscito nelle sale con “Diabolik” dei Manetti Bross nel ruolo dell’Ispettore Ginko e lo rivedremo presto al cinema con “Diabolik 2 – Ginko all’attacco”. Negli anni Valerio collaborerà spesso con Mattia Torre: negli spettacoli di teatro “Migliore”, “Qui e ora” e nei progetti tv in “Buttafuori” e la serie “La linea verticale”. Nel 2020 Valerio partecipa al “Figli”, l’ultimo film scritto da Mattia Torre.