“Lollo è qui con noi”. Il teatro Parco del Conero amplifica la battaglia della Fondazione Lorenzo Farinelli

“Lollo è qui con noi”. Il teatro Parco del Conero amplifica la battaglia della Fondazione Lorenzo Farinelli

«Lollo è qui in mezzo a noi». Non ha dubbi Amalia Dusmet, presidente della Fondazione Lorenzo Farinelli nonché mamma del giovane medico scomparso nel 2019 a causa di un Linfoma non-Hodgkin a grandi cellule di tipo B (resistente alla chemioterapia). E lo rimarca con encomiabile forza ed emozionante coraggio dal bellissimo palco del teatro Parco del Conero, messo gentilmente a disposizione dall’Ente Parco del Conero. Serata straordinaria quella di ieri sera, domenica 9 luglio, nella suggestiva arena di via Peschiera. Tante persone presenti, pronte a sostenere la ricerca scientifica e a mordere costantemente la vita, uno dei più grandi insegnamenti che Lollo ci ha lasciato in dono.

A fare gli onori di casa, il presidente del Parco del Conero, Riccardo Picciafuoco. «È un grande piacere per noi ospitare la Fondazione Lorenzo Farinelli – dice al microfono, portando i saluti del sindaco di Ancona, Daniele Silvetti che non è potuto essere presente -. Teniamo moltissimo a questa serata, la terza che facciamo. Siamo orgogliosi di fare la nostra parte e ribadire, attraverso la musica, l’importanza della ricerca scientifica. Proseguiremo con le iniziative, la nostra estate non si ferma qui. Il Festival del Parco 2023 avanti».

Accanto a lui, oltre al presentatore Matteo Magnarelli della MMag comunicazione, il sindaco di Sirolo, Filippo Moschella. «Sono particolarmente felice di essere qui. È un orgoglio portare i saluti del comune di Sirolo. Questa è una serata dedicata a un ragazzo che non è più qui con noi, ma è ancora vivo nei nostri ricordi. Ci ha dato un grande esempio ed è questo il modo migliore per dar seguito ai suoi sogni e ai suoi desideri».

«Vorrei innanzitutto ringraziare il presidente del Parco del Conero e il sindaco di Sirolo che ci hanno ospitato – ha osservato Amalia Dusmet -. Ci tengo inoltre a manifestare la mia profonda gratitudine verso Daniela Calisti, la nostra fundraiser, vera e propria colonna della Fondazione Lorenzo Farinelli. Siamo qui per lanciare un appello: sosteniamo la sanità pubblica, aiutiamola. Le persone devono potersi curare in Italia. Lollo era un giovane medico, con una intensa passione per il teatro, che nel momento più esaltante della sua vita è stato colpito da una malattia terribile. Sembrava potesse uscirne, poi purtroppo il linfoma si è rivelato resistente alla chemioterapia. Le terapie Car-T, quelle su cui puntammo, erano in fase sperimentale in Italia nel 2019, così mio figlio lanciò un appello per andarsi a curare negli Stati Uniti, il cui costo ammontava a oltre un milione di euro. Raccolse in pochissimo tempo i soldi necessari ma, nonostante la sua voglia di vivere e la sua determinazione, non fece in tempo. Con questa sua eredità, nel nostro piccolo, stiamo sostenendo la ricerca scientifica in questo campo. Abbiamo già finanziato l’attività di una ricercatrice all’interno della Clinica Ematologica dell’ospedale di Torrette, acquistato due macchinari (uno per l’ospedale regionale di Ancona e l’altro per l’ospedale di Bologna), e a breve si chiuderà il bando per individuare un infermiere che svolgerà un dottorato di ricerca triennale specificatamente pensato per l’ulteriore sviluppo delle Car-T. Terapie che, finalmente, si effettuano in Italia e, un pochino anche per merito nostro, nel capoluogo marchigiano. Ecco perché sono fermamente convinta che Lollo sia qui con noi».

Spazio quindi alla musica degli IF, band dorica composta da Carlo Lantieri (alla chitarra), Diego Vitaioli (alla batteria), Stefano Fedeli (voce), Maurizio Miranda (voce e sax), Maurizio Picciafuoco (tastiere) e Daniele Natalini (basso), con la partecipazione di due splendide voci femminili: Fabia Buglioni e Dania Orlando. Quasi due ore di concerto in cui il gruppo, che ha prestato la propria arte a titolo completamente gratuito, ha ripercorso i grandi successi degli anni Ottanta, facendo scatenare il pubblico presente.

Insieme possiamo sconfiggere i tumori del sangue. Mordere la vita è rock!