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Ora le Car-T possono salvare vite anche ad Ancona

Ora le Car-T possono salvare vite anche ad Ancona

La lotta contro il Linfoma Non Hodgkin, grazie all’impegno della Fondazione Lorenzo Farinelli, ha vinto oggi una piccola grande battaglia. Il reparto di Ematologia del prof. Attilio Olivieri, nella clinica universitaria, presso gli Ospedali Riuniti di Ancona, ha presentato la nuova ricercatrice con incarico specifico.

Si chiama Giuseppina Urbano ed è l’intestataria, dallo scorso 1 aprile, dell’Assegno di Ricerca donato dalla Fondazione Lorenzo Farinelli per far funzionare le terapie CAR-T anche nelle Marche, permettendo a questa regione di allinearsi a quelle che già praticano tale particolare trattamento che permette di curare – in molti casi anche di guarire – i malati di Linfoma Non Hodgkin.

La presidente della Fondazione, Amalia Dusmet, presente alla conferenza stampa in Regione insieme al direttore dell’Azienda Ospedali Riuniti Michele Caporossi ed al vicepreside della facoltà Santarelli, ha espresso soddisfazione per il buon esito dell’incarico ed augurato alla ricercatrice buon lavoro.

«La volontà di Lorenzo era proprio questa: confidava in Car-t – ha detto la mamma Amalia nell’intervista – anche se i costi erano altissimi. Solo la terapia in America costava 1 milione di dollari. Così era partito l’appello alla solidarietà e, quando purtroppo non ce l’ha fatta, abbiamo riversato tutti i soldi nella fondazione e in particolare nella ricerca di questa terapia. Con un dolore insuperabile ma immenso piacere possiamo dire che oggi Car-t è anche ad Ancona e che il processo è iniziato alla clinica di ematologia. Quello che non è stato possibile per Lorenzo vorremmo lo fosse per altri».



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